John Bachar è stato uno dei precursori del free-solo, convinto del valore del gesto arrampicatorio. Temerario, contrario alla condiscendenza è stato leale al suo credo fino alla fine non lontano da casa sua, nel 2009. Le uniche importanti ferite nel suo corpo le ha riportate in un incidente stradale… e pensare che per oltre trent’anni ha arrampicato per lo più senza protezioni!

Per lui l’arrampicata non era uno sport, ma un vero e proprio stile di vita.

Gli apparteneva il gesto, stava bene sulla roccia.

“Era un artista”

ha detto Dean Fidelman, che ha scalato con lui per decenni

“John trascendeva lo sport”

Tra le leggende degli Stonemasters (di cui ho parlato qui e tema che tratterò anche in un altro articolo), John Bachar, con le sue salite senza corda, ha lasciato il segno anche nella Yosemite Valley, punto di riferimento mondiale dell’arrampicata negli anni Settanta e oltre.

Non potevano mancare i critici, che gli hanno affibbiato aggettivi come testardo, presuntuoso, non incline ai compromessi (be’, quest’ultimo non è male!). Ma di ammiratori ne aveva, Bachar, e per loro rappresenta quell’elemento che un po’ si è perso: la purezza dei tempi semplici, quelli in cui le pareti erano salite da terra senza la nuova tecnologia, con le proprie mani e i piedi, con mente totalmente concentrata sull’azione, con quella condizione psicologica che solo il rischio e la paura possono plasmare.

“Dopo Bachar, non credo ci sia stato nessuno che si possa definire il più grande e influente scalatore del mondo nel suo tempo.”

Peter Mortimer, noto boulderista.

In quei tempi, quelli che l’hanno visto all’apice della sua ‘carriera’, la sua reputazione era paragonabile a quella di Robbins negli anni ’50.

“All’inizio degli anni ’70, Bachar arrivò nella Yosemite Valley con un paio di scarponi, un sassofono e un fisico da urlo, e si è unito a un gruppo di giovani e sfrontati arrampicatori noti come Stonemasters.” The New York Times

L’arrampicata sulle grandi pareti, a cui abbiamo assistito negli anni ’50 e ’60, stava lasciando spazio allo stile del free climbing, dove le corde erano utilizzate solo con lo scopo di proteggersi.

John Bachar andò oltre.

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